MATTEO MESCHIARI | MICROANTROPOCENE. DAI CENTRI CIECHI ALLE PERIFERIE-VISIONE

L’evento-Antropocene, al di là di polemiche, interpretazioni alternative e mode, è un fatto culturale totale che sta forzando l’immaginario collettivo a produrre narrazioni, atlanti ìconografici, cosmografie. Quando però si cerca di tradurre questa mole eterogenea di pensiero intuitivo in un fascio di paradigmi operativi, l’impressione è quella di provare a modificare la realtà con un pugno di mosche. Da un lato abbiamo un iperoggetto ingestibile, l’Antropocene, dall’altro c’è il mondo reale, in cui la vita va avanti al di là delle etichette intellettuali, delle conversazioni intelligenti e delle chiacchiere. Per uscire da questa empasse cognitiva bisogna accettare l’idea di vivere in una situazione di cecità, un macroerrore prospettico che ci impedisce di riconoscere che il nostro quotidiano è già stato investito da un cambio di paradigma, un impatto antropologico dagli effetti immediati e reali. Dunque, che fare? Come declinare la discussione virtuale in una vera e propria pratica di terreno? L’idea è quella di riterritorializzare l’evento-Antropocene in ambito locale e periferico. I metodi vanno inventati caso per caso. Qui verranno indicate alcune piste di lavoro a partire da casi di studio.

Matteo Meschiari (Modena 1968). Già ricercatore in Scienze Demoetnoantropologiche, è professore associato in Geografia all’Università di Palermo. Da anni studia il paesaggio in letteratura (in particolare Campana, Biamonti e la Linea ligustica) e svolge ricerche sullo spazio percepito e vissuto in ambito europeo ed extraeuropeo. Ha formulato la Landscape Mind Theory, con cui sostiene che la mente dell’uomo è geneticamente e culturalmente paesaggistica, e ha proposto nuovi modelli interpretativi per l’arte paleolitica franco-cantabrica. Oltre a numerosi articoli, ha scritto libri di carattere saggistico e letterario. Con Antonio Vena ha ideato il progetto TINA-LA GRANDE ESTINZIONE sull’immaginario collettivo nell’Antropocene e i blog La Grande Estinzione e Il problema di Grendel.

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