Possibile frutto di una nuova ecologia politica, la Corona verde di Roma Est è una rete ecologica virtuale composta da oltre 1000 ettari di aree scampate all’edificazione nel quadrante più densamente urbanizzato e problematico della capitale. Quasi tutte queste aree, oltre ai notevoli valori ambientali che le qualificano, custodiscono nel sottosuolo preziose preesistenze archeologiche, ma le loro condizioni sono per lo più molto critiche e la loro frammentazione ne impedisce al momento la possibilità di convertirsi in una vera e propria infrastruttura verde capace di cambiare condizioni ambientali e qualità della vita dei quartieri. Questa straordinaria infrastruttura è però stata ora mappata e co-progettata da comitati e associazioni del territorio con il supporto del Laboratorio di Studi Urbani “Territori dell’Abitare” (LabSU) del Dipartimento di Ingegneria Civile Edile e Ambientale (DICEA) dell’Università di Roma “La Sapienza”. Il percorso partecipativo, supportato da strumenti digitali collaborativi riconducibili alla categoria dei digital commons, mira a fare della Corona verde un modello di pianificazione innovativa incentrata su ambiente e partecipazione, ma anche uno strumento attuativo di una rigenerazione dal basso finalizzata alla trasformazione del modello complessivo di sviluppo a partire dalla ridefinizione alla scala locale delle relazioni tra società, tecnosfera e biosfera.
Luca Brignone, assegnista di ricerca presso l’Università “Sapienza” di Roma, Dipartimento di Ingegneria Civile Edile e Ambientale (DICEA), docente a contratto nel corso di Policy and Action for Climate Change Mitigation alla facoltà di ingegneria per l’Ambiente e il Territorio nello stesso Ateneo. Si è occupato dei temi legati al modello di sviluppo urbano contemporaneo con un approccio critico e territorialista, delle politiche di rigenerazione urbana e di sviluppo locale integrato. Conduce da diversi anni delle pratiche di ricerca-azione nella periferia storica del quadrante est di Roma. Membro del gruppo di ricerca “Laboratorio di Studi Urbani – Territori dell’Abitare”.